Il mio blog da un Insight

Ci sono diverse ragioni per cui mi ritrovo a scrivere su un sito web che porta il mio nome.

  1. Partiamo dalla più ovvia. Ero stufa di regalare i miei contenuti a Facebook o Instagram. Amo i social (almeno il loro potenziale buono), ma amo ancora di più gli spazi che hanno memoria. I social sono tardi, favoriscono l’oblio, corrono veloci, troppo, e svuotano di senso ogni cosa che ci finisce dentro.
  2. Non so se una epidemia globale è il momento migliore per far nascere qualcosa, ma sicuramente so che è rimasta una linea molto sottile a dividere il mio spirito vitale dal baratro della tristezza, e questa linea, spezzata, aperta e spigolosa, vuole essere generativa.
  3. Qualcuno crede in me e nel mio progetto. Ho impiegato diversi anni a distinguere il modo in cui gli altri mi guardano da quello in cui io guardo me stessa. Ero solita perdermi nella loro idea di me, senza badare alle incongruenze che sapevo benissimo ci fossero. E ci sono ancora. Ma adesso quello scambio è possibile e mi riempie il cuore.
  4. Sono unica. Non nel senso di fantastica o inimitabile, sono semplicemente non replicabile. E mi occorre un luogo dove esprimere i miei tratti; così ho comprato casa con annesso garage – come mi spiegano dal reparto informatica – ed è in corso un trasloco. Invero, porto poche cose essenziali: le mie idee. Uno spirito critico che osserva alcune cose e ne ignora altre, ma per questo ho portato con me anche la curiosità e qualora servisse, la tolleranza. Ho la consapevolezza di non piacere a tutti, di essere utile anche a meno. Ma ho ego a sufficienza per stare sulla piazza.

A questo punto vale la pena spendere due parole sull’arredo scelto per il mio blog. Un insight è un’intuizione, la percezione netta di qualcosa dentro o fuori di me. Ha a che fare con consapevolezze ed emozioni, in generale con i movimenti che facciamo. Le forti limitazioni di queste settimane, unitamente all’ idea sempre più indefinita di futuro, mi provocano grande tristezza. Mestizia, ma non come quando ci si acquatta sul letto con ripresa della telecamera dall’alto e colori grigi. La mia tristezza è così subdola da inchiodarmi al vuoto mentre sto per abbassarmi per uno squat durante il mio allenamento giornaliero. Gli occhi si riempiono di lacrime, la vista si appanna, poi respiri, un piccione sbatte sulla tettoia e ti riconnetti bruscamente nel qui e ora.

In quel momento, l’incauta scelta della playlist Hit Italiane compiuta precedentemente, ti spara il ritornello di #E mi sono innamorata ma di tuo marito# e il Cristiano Malgioglio dentro di me si sprigiona, inizio ad ancheggiare, addirittura incrocio i passi come avrei voluto fare da sempre su una pista ed esulto gettando le mie lunghe braccia bianche all’aria, perché wow, il mondo va a rotoli ed io apro un blog. L’intuizione quindi, è oggi questa indecente compresenza della mia collera con la mia grande voglia di fare a modo mio.

Adesso non resta che visitare tutte le stanze. Fatevi un giro, sentitevi liberi di toccare e fatemi sapere che ve ne pare. C’è ancora qualcosa da sistemare, ma non ho fretta.

Benvenuti!

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Anna BontempoSofia D'ArrigoLuigi Recent comment authors
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Luigi
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Luigi

In bocca al lupo Sofia per questa tua nuova avventura. Sei una scrittrice inimitabile e una donna da profondi Insight.

Anna Bontempo
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Anna Bontempo

Complimenti,ho sempre avuto una grande stima di te,il timbro della tua voce trasmette serenità a prescindere del significato delle parole. #insieme andremo avanti.